La depressione non è sempre facile da diagnosticare per il professionista, né da riconoscere per lo stesso paziente: proviamo a spiegare in parole semplici quali sono i sintomi principali e come riconoscere questa diffusissima malattia.
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Quanto è diffusa la depressione?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la mancanza di malattie come
“Uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale”
definendo in maniera semplice le tre aree nelle quali ogni persona può trovare totale benessere o difficoltà di salute. Risulta abbastanza semplice individuare “da soli” un malessere fisico: il dolore fisico che provi ti aiuta a capire quando il tuo corpo non è al massimo, inviandoti così un campanello di allarme in modo che tu possa intervenire. Anche un malessere sociale può essere individuato in maniera abbastanza semplice, in fondo puoi valutare da solo quanto sei attivo in società, oppure una persona a te vicina può notarlo con relativa semplicità.
Diventa un po’ più complicato, invece, riconoscere un malessere mentale, soprattutto se si tratta di riconoscerne i primi sintomi. Eppure uno dei malesseri della mente più noti è proprio la depressione che colpisce 322 milioni di persone al mondo, numero aumentato del 20% negli ultimi dieci anni. La fascia più colpita è proprio quella tra i 25 e i 45 anni.
Come dicevo, non è facile capire immediatamente i sintomi di questo malessere, in fondo la stessa società moderna, nella sua frenesia, non ci predispone sempre ad una buona salute mentale. Lo scopo di questo articolo è proprio quello di riuscire a riconoscere facilmente i sintomi della depressione, ma prima vorrei farti capire quanto questa malattia oggi è diffusa e soprattutto invalidante. Questi sono i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità:
Nel 2020 la depressione sarà la seconda malattia più diffusa al mondo, dopo le malattie cardiovascolari. Colpisce qualsiasi tipologia di persona, indipendentemente dal sesso, età o luogo in cui si vive. Può avere conseguenze nella sfera affettiva, nella sfera cognitiva, nella famiglia, a lavoro ed anche sulla salute fisica.
Nel 2015, l’OMS ha stimato che 788.000 persone sono morte suicidandosi. Molti altri hanno, invece, tentato il suicidio senza riuscirci.”
Come riconosco i sintomi della depressione?
Ora conosci un po’ meglio questa malattia e sai che può colpire chiunque e che può avere importanti conseguenze sulla tua salute. Non voglio volutamente analizzare “perché” arriva la depressione, ma aiutarti a riconoscerla dai sintomi che spesso trascuri.
La prima cosa da evidenziare è che
“La depressione non va confusa con la tristezza”
La tristezza è un’emozione. Un’emozione, per quanto negativa può portare benefici. Certamente però, quando si protrae per un periodo piuttosto lungo, puoi iniziare a valutarlo come sintomo. Può essere quindi considerato un sintomo:
“Quando sei di cattivo umore e/o triste quasi tutti i giorni e la cosa si protrae per settimane o mesi”
Abbiamo visto che la depressione può causare anche malessere fisico: la prima cosa che potrebbe colpire è la tua energia. Potresti sentirti senza energie e potrebbe risultarti faticoso fare anche le cose più semplici. Un ulteriore sintomo è quindi quando:
“Ogni piccolo compito quotidiano risulta insopportabilmente faticoso, anche alzarsi dal letto, lavarsi o prendersi cura della casa”
Il senso di stanchezza potrebbe essere associato anche ad un senso di disinteresse, in particolar modo verso le cose che ti piaceva fare prima. Pertanto sicuramente un sintomo è la
“Perdita di interesse e piacere nei confronti di qualsiasi attività”
Essere stanchi e perdere interesse potrà farti sentire a disagio, non riuscire a fare le cose più semplici come le attività quotidiane potrebbe indurre in te un senso di colpa. Potresti sentirti in colpa perché non sei riuscito a fare qualcosa per una persona cara, o semplicemente perché non hai potuto cucinare perché troppo stanco. Sono quindi sicuramente sintomi anche:
“Senso di colpa, sensazione di inadeguatezza e di impotenza”
Sapere di non riuscire a portare a termine anche qualche compito semplice, di essere spesso di cattivo umore e di non avere particolari interessi, può sicuramente farti sentire diverso dagli altri, magari anche accusato o additato, per cui
“Potresti provare senso di vergogna perché ti senti o ti fanno sentire diverso”
Questi stati ti provocheranno sicuramente dei sintomi fisici, che magari non hai mai associato alla depressione. I più probabili sono
“Perdita o aumento di peso, perdita di appetito, mal di testa o altri sintomi psicosomatici”
Infine, potrebbe persistere da così tanto tempo o essere così forte in te da portare a
“Pensieri di morte e inclinazione al suicidio”
Tieni presente, inoltre, che in alcuni casi la depressione può anche nascondersi dietro una forte iperattività, che non permette di avere nessun momento libero per ascoltarsi e guardarsi dentro, proprio per evitare di andare in crisi.
Cosa faccio se individuo i sintomi?
Come vedi sono tutti stati in cui è frequentissimo trovarsi e puoi immaginare che molti di questi sono tra loro collegati: spesso l’uno è la causa dell’altro. Se uno o più di questi stati lo rivivi in maniera continuativa e duratura, è molto probabile che tu abbia riconosciuto i sintomi del tuo stato depressivo.
Non è semplice riuscire a diagnosticare questa malattia, spesso anche un medico di base può scambiarle per semplice periodo di stress. È importante però curare i primi sintomi in maniera tempestiva, in questo modo puoi evitare una vera e propria depressione, quindi una malattia invalidante che coinvolge tutta la vita della persona.
Fortunatamente, forme di depressione forti sono molto rare, mentre nella maggior parte dei casi si tratterà di un momento depressivo della tua vita (sindrome depressiva). Fai molta attenzione dunque, e se noti che i sintomi sono continui per diverse settimane, intervieni subito per evitare forme più gravi.
Ma come intervenire? Non bisogna spronare la persona a reagire, ad esempio spingendolo ad uscire. Abbiamo visto che non ha le energie per compiere queste azioni. Spronandolo puoi solo peggiorare la situazione scatenando o aggravando altri stati come quello di inadeguatezza o vergogna. La cosa più utile e più semplice che puoi fare è ascoltarlo ed indirizzarlo verso l’aiuto di uno psicoterapeuta.